Classe 1968, professionista dal 1992.
Stefano Ceretti scopre la sua passione per la fotografia in Terza Media quando Don Piero, sacerdote salesiano suo insegnante di lettere, gli mostra il procedimento di sviluppo e stampa delle foto in bianco e nero.
Alla fine dell'anno scolastico i suoi genitori gli regalano una Minox 35GL.
Qualche mese dopo la prima reflex.
Gli anni successivi sono quelli classici della "gavetta", fino al Servizio Militare (1991) trascorso, da clarinettista al quinto anno di Conservatorio, in organico alla Fanfara della Brigata Alpina Taurinense.
Il "regalo" per i primi dieci anni di attività è un Linfoma non-Hodgkin che nel 2001 lo costringe a 12 sedute di chemioterapia e 20 di radioterapia ma l'aver superato questo ostacolo sviluppa in lui quella vena creativa che fino a quel momento non aveva trovato la giusta espressione.
Ora Stefano Ceretti viene considerato un convinto sperimentalista e grazie a questo decisamente poliedrico.
Spazia dalla moda allo sport, dallo still-life al ritratto aggiungendo ad ogni immagine quel "quid" distintivo che nasce dalla sua profonda sensibilità.
I suoi progetti artistici più recenti (VOLI, serie di fotografie di gabbiani pubblicate in Giappone e BLACK HANDS WHITE, un lavoro avente come soggetto le mani di un uomo ed una donna di colore esposte a Berlino nell'autunno del 2012) gli stanno aprendo nuovi ed affascinanti orizzonti.
La moda crea emozioni e per vendere moda bisogna far provare quelle stesse emozioni.
Chi si affida a me ama le emozioni che provo io quando scatto.
Ritratto significa interpretazione, prima dal punto di vista psicologico e solo dopo da quello fotografico.
Mi piace parlare con i miei soggetti perché in questo modo ho la possibilità di comprendere meglio il loro stato d'animo.
Con la fotografia commerciale l'impegno è sempre volto a rappresentare l'immagine dell'azienda utilizzando il mio stile, in modo da legare le due cose e renderle immediatamente riconoscibili nella loro unicità.
L'attimo prima di tutto, e per questo è importantissima una profonda conoscenza dello sport che si fotografa.
Poi le gioie, le delusioni, gli stati d'animo… e per questo è importantissimo il cuore.
Uno stile semplice ed elegante, fatto di immagini essenziali.
Scatti emozionali e spontanei.
La vostra cerimonia raccontata con passione.
Un servizio di reportage deve sempre essere "secondo me", diversamente non potrei mai sentirlo mio.
Ognuno tende a cogliere la propria realtà.
Con le mie immagini vorrei che ognuno cogliesse un pò anche la mia.
Per questo i miei progetti artistici svelano sempre una parte di me.
Una fotocamera stile Leica, con ottica fissa molto luminosa.
Una fotocamera per "palati fini", persone che si fidano di me e che con me identificano il mio stile.
La stampa fineart è una stampa a getto d'inchiosto effettuata con tecniche sofisticate.
Riproduce tutta la gamma tonale, conserva i dettagli nelle ombre e nelle luci e permette di ottenere un nero profondo.
Una collezione di T-Shirt con le mie immagini più famose.